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giovedì 24 novembre 2011

CRESCITA PERSONALE E SUBPERSONALITA'

Negli anni 80 ebbi la fortunata opportunità di scoprire e incontrare  Bruno Huber  (che ci ha lasciato ormai da un po' di anni) e seguire il suo insegnamento (in tedesco allora come ora), nella sua scuola nei pressi di Zurigo.

La prima caratteristica che mi face interessare al sistema fu che non si facevano predizioni:  non è il suo scopo principale predire il futuro.La seconda, una coincidenza: la interelazione del sistema Huber con la Psicosintesi di Roberto Assagioli di cui mi stavo occupando a Milano “teoricamente” e di cui avrei sperimentato applicazioni pratiche poco dopo (sempre anni metà-fine ‘80 inizio ‘90) e per qualche tempo, nelle esperienze successive alla Findhorn Foundation (Scozia).
Ed è su questa “relazione” con il linguaggio della Psicosintesi che mi soffermo in questo articolo, introducendo il concetto di “sub-personalità” (un concetto molto psicosintetico). Evidente che questo metodo non sostituisce l’apprendimento della Psicosintesi nel suo iter e sedi.

Cosa significa “crescita personale”
Quando arriviamo in questo mondo, funzioniamo in modo piuttosto inconscio ed istintuale: cosi comprendiamo il bisogno di cibo e nutrimento per la nostra sopravvivenza.  

Questo funzionamento senza una conscia comprensione delle cose, nello schema dell’oroscopo, è rappresentato dal primo quadrante (lo spazio dall’ascendente – quando nasciamo- al "fondo cielo")
Il processo di crescita parte da questo stadio, quando gradualmente attraverso un'apertura della nostra consapevolezza “conscia” abbiamo un certo controllo delle nostre vite, usando la volontà (forte, abile, buona) per prendere delle decisioni conscie, per accettare responsabilità per noi stessi e le nostre azioni.
Il passo successivo è rendersi contro che esiste una Volontà Superiore a quella ordinaria (un Se' Superiore) per il quale possiamo trascendere la nostra volontà personale (piccolo io, immagine esteriore di noi); ora possiamo permettere che sia quella Volontà Superiore/Divina/ Transpersonale a guidare le nostre vite e non solo per un nostro beneficio personale. 
Come possono queste energie “transpersonali” (oltre il nostro piccolo io) entrare in noi, trovare dimora dentro la nostra”casa”? Per esempio come… attraverso un fastidio quasi tormento che ci fa cercare un significato più profondo delle nostre vite. Un fastidio che possiamo negare o a cui possiamo prestare attenzione. Se lo accettiamo ci porterà a metterci in cammino, esplorare, cercare risposte ad una mancanza di significato, giustizia, “logica”  in cui vediamo scorrere la vita ordinaria.
Qualsiasi sia la direzione che prendiamo e il metodo che adottiamo temporaneamente o meno , staremmo comunque attivando l’intenzione di diventare consapevoli di noi stessi, per comprendere perché e come facciamo certe cose (ed esperienze), e come mai certe cose non funzionano nella nostra vita e cosa abbiamo stratificato e nascosto nell’inconscio (usando per altro energia potenzialmente creativa per tenere il tutto sommerso) .
In questo modo ci staremmo impegnando verso la costruzione di una personalità armonica, conscia, autonoma, in equilibro, aperta alle “energie superiori”, alla “Fonte”, “Dio”, “il Divino”… 
Le subpersonalità
Le suppersonalità sono aspetti di noi che hanno una propria autoimmagine, gestualità e postura, propri sentimenti ed emozioni, modi di comportamento, frasario e gergo, abitudini e credenze.
In fondo sono come personalità in miniatura, appunto “sub-personalità”.  Assagioli sostenne che siamo composti da varie sub personalità e tutte vivono … sotto la stessa pelle: la nostra.   
Ad un livello profondo, alcune di queste parti vanno d’accordo tra loro, ma altre sono in conflitto.  Allo stesso modo alcune rispondono bene alle persone e situazioni che incontriamo, mentre altre sono in conflitto con l’ambiente.
Per avere una idea concreta di cosa significhi "armonizzare" le parti, pensiamo a cosa accadrebbe in una orchestra se alcuni musicisti non si curassero affatto di seguire il direttore e suonassero la “loro” musica” personale… non si raggiungerebbe alcun senso di armonia e compimento.
In astrologia Huber, questo tema di "non integrazione delle parti " è rappresentato, per esempio, quando ci sono cosiddetti “pianeti senza aspetti”.
Importante è però ricordare che “abbiamo” queste sub personalità, ma NON siamo loro. Noi SIAMO un centro di  coscienza, o se vogliamo visualizzarlo in modo più pratico, siamo il direttore d’orchestra e non un singolo strumento.

Quando osserviamo un oroscopo (ossia il disegno, la rappresentazione simbolica dell’individuo, fatta sulla base dell’ora, data e luogo di nascita) è bene ricordare che se siamo alle prime fasi della crescita personale, è probabile che alcune sub personalità si sentano incoraggiate ad espandersi e “crescere” a spese di altre.
Per esempio, un bambino con Saturno vicino all’ascendete,  crescerà con la paura di prendersi dei rischi. Lo stesso aspetto fatto notare ad una persona adulta, ci farà scoprire probabilmente che il genitore che in particolare si prendeva cura di lei/lui era iperprotettivo quando lei/lui erano piccoli e questo ha generato paura.  
In questo approccio, nasciamo e moriamo con lo stesso oroscopo, ma… ovviamente cambiamo! La crescita personale quindi è un processo in continuum .
Cristina Bassi,dipl Huber Schule Adliswil-CH

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