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sabato 10 maggio 2014

ASTROLOGIA E LA RELIGIONE GIUDAICO-CRISTIANA

http://www.macrolibrarsi.it/libri/__la-stella-dei-magi-e-il-segreto-del-sarcofago-di-boville-libro.php?pn=1184



l saggio di Teodoro Brescia La stella dei magi e il sarcofago decifrato, edito da Nexus nel 2014, è un contributo intrepido nel campo dell’archeoastronomia, uno di quegli studi che rivela la genuinità dell’investigazione, quando essa non è condotta con la pesantezza dei pleonasmi e della preoccupazione del compiacimento degli orientamenti ufficiali.
 
Studioso del paradigma olistico e di simbologia sacra, autore di numerosi articoli e volumi sui suddetti campi, dottore di ricerca in filosofia presso l’Università “Aldo Moro” di Bari, vincitore del Premio alla cultura-Presidenza del consiglio dei Ministri nel 2001, Brescia con questa ricerca continua il solco investigativo già tracciato in un lavoro precedente, edito sempre da Nexus, intitolato Il segno del Messia, l’enigma svelato, in cui si articolava la tesi in base alla quale ciò che i Magi videro nel cielo all’epoca dell’attesa del Messia fosse non un comune fenomeno celeste, ma un segno “atteso” e ben preciso. Un evento che da un punto di vista culturale ripropone l’incidenza del sapere astrologico all’interno del giudaismo. Tutto ciò Brescia lo argomentava con una puntuale corrispondenza fra la simbologia cristiana antica, le indicazioni testuali dei vangeli canonici e la situazione astronomica, all’epoca della nascita di Gesù, ricostruita attraverso l’ausilio di software particolari che hanno coinvolto il Prof. Emanuele Pace dell’università di Firenze e l’ing. Angelo di Noi dell’università del Salento per le verifiche degli aspetti planetari.

In questa seconda ricerca Brescia restringe il campo di indagine al sarcofago paleocristiano custodito a Boville, ornato di figure scolpite che raffigurano una scena dell’adorazione del Cristo neonato. Si tratta di figure che catturano l’attenzione per la singolarità con cui sono state realizzate, con fori piuttosto evidenti, probabili punti brillanti indicanti una mappa stellare. Da queste figure parte l’indagine dello studioso brindisino, che con una serrata procedura di corrispondenza fra immagini, fori e mappe stellari, sarebbe giunto alla definitiva decifrazione del sarcofago custodito nella cittadina frusinate. Ne consegue che termini rinvenibili nei vangeli come “bue”, “asinello”, “mangiatoia”, non sarebbero da intendersi alla lettera bensì come nomi in codice, riferiti in realtà ad elementi astronomici.

Due appaiono i nodi problematici su cui la ricerca di Teodoro Brescia pone seri motivi di riflessione. Il primo è di natura antropologico-culturale e che consiste nella riapertura della questione astrologica all’interno della tradizione religiosa giudaico-cristiana, che ha avuto notoriamente un evoluzione storica in termini conflittuali. Il sapere astrologico, infatti, nel corso della storia del cristianesimo sarebbe stato poi rimosso e ufficialmente avversato dal cristianesimo ufficiale. A proposito, Brescia articola un’ipotesi di risposta su questo problema che chiama in causa l’ellenizzazione del cristianesimo e tutto ciò che ne è conseguito. Il secondo nodo problematico sollevato dal saggio è di natura epistemologica, in quanto si propone e si utilizza un metodo investigativo indiziario, centrato sulla convergenza di contributi disciplinari diversi, provenienti dall’archeologia, dalla filologia, dalla letteratura sacra e antica, dall’astronomia e dalla scienza. Si esprime così l’esigenza di una rinnovata coscienza metodologica all’interno delle scienze umane, superando il recinto classico dello storicismo tradizionale. Un approccio metodologico olistico che punta ad un dialogo convergente fra i diversi saperi dell’uomo e che rimette in campo la dialettica fra scienza antica e scienza moderna, raccogliendo quindi anche l’urgenza di uno sguardo consapevole e critico che parte dal contemporaneo senza preconcetti di sorta.

Un libro, questo, che colpisce per un originale uso di fonti tradizionali per il campo di riferimento, ovvero quello delle scienze religiose e della simbologia sacra, ma scritto con lo spirito filosofico di un meditata ricognizione sullo scibile umano in vista di contributo chiarificatore sulla storia del cristianesimo e delle sue travagliate vicende culturali.

* * *
Teodoro Brescia, La stella dei magi e il sarcofago decifrato, Nexus, 2014.
Articolo di Francesco Clemente
Fonte: centrostudilaruna.it

martedì 6 maggio 2014

FUOCO E TERRA... E DEPRESSIONE


Lampada di Sale Vaso di FuocoSe l' elemento fuoco gira nel corpo, non è possibile sentirsi depressi.



Se il fuoco brucia, anche se abbiamo mille problemi con partner, lavoro, figli, famiglia, casa etc.... non c'è posto per la depressione. 

Anche Jung alludeva ad una simile relazione tra la terra e il fuoco, quando si riferiva alle "ombre" della personalità


Il fuoco è un solutore di problemi, anche se nessuno ama il fuoco quando si infuria, ci vuole proprio una certa dose di giusta indignazione o di passione o di calore per sentirsi abbastanza motivati e potenti per operare dei cambiamenti che faranno la differenza nella nostra vita.

 
La depressione sopraggiunge quando il fuoco ha perso la speranza... Ciò che vogliamo in fondo è far salire il fuoco dalla brace sotto la cenere, perchè al di sotto della tristezza di fingere che non ci interessa niente di niente o siamo indifferenti a qualcuno o qualcosa che ci ha ferito, si cela molta rabbia, di solito quella seppellita nel pantano della mancanza di speranza, della irrimediabilità...


Certo ci sono sempre delle ragionevoli motivazioni per avere emozioni tristi, ma nonostante quelle ragioni se il fuoco circola, se si mette in movimento, esse non possono persistere. L'energia che deriva da questo movimento da il senso che i problemi possono essere affrontati e questo è il primo passo per uscire dai buchi neri emotivi.

Chi sa di avere un cattivo carattere, può spaventarsi del fuoco, perciò potrebbero pensare di fare un favore al mondo nascondendosi nella tristezza, ma è un posto sbagliato rintanarsi lì, se la causa è rabbia negata. 
 
Non aiutiamo il fuoco a maturare se rinuncamo ad apprendere e praticare rispetto, autodisciplina e tempismo appropriato, in una data situazione. 

L'Astrologia e i Quattro Elementi

lunedì 5 maggio 2014

ASTROLOGIA E ... I DISTURBI MENTALI

 
La DEPRESSIONE E MALINCONIA sono connesse a SATURNO, per esempio in aspetti difficili con Luna, Sole e Mercurio. Aspetti difficili tra Saturno e Venere possono portare ad una mancxanza di sicurezza in se stessi.


Il DISTURBO BIPOLARE
  
è collegato ai Gemelli, mentre lo stato maniacale e la follia sono conenssi ad un Urano incontrollato e ad un Marte probabilmente inespresso. 


ESAURIMENTI nervosi sono collegabili a Urano, Marte e Mercurio. Genialità ed eccentricità a Urano.


I DISTURBI DEL LINGUAGGIO hanno a che fare con Mercurio. Un Marte che non sia equilibrato puo' anche portare ad un atteggiamento nevrotico come possono fare gli aspetti difficili con Plutone, l'Ariete o la Bilancia.  PLUTONE puo' portare ad esaurimenti psicologici, emozioni incontrollate e a tematiche legate al controllo.


Aspetti difficili (opposizione e quadratura) tra SATURNO E MARTE possono portare a frustrazione sessuale.


Una energia di NETTUNO che non sia equilibrata puo' portare alla schizofrenia, alle allucinazioni, delirio, culti religiosi, vaneggiamenti e abuso di droghe.


Un GIOVE non in equilibrio puo' portare ad  un attegiamento maniacale, delirante e fanatismo.



Qualche esempio di "famosi" con disturbi sul piano mentale-psichico:



NEWTON soffriva di bipolarismo: aveva spesso periodi di furia ed esaurimenti nervosi, insieme al fatto di essere un soggetto geniale. Aveva Urano all'ascendente e Marte al Discendente (abbr. DC nella astrologia Huber), Entrambi i pianeti hanno energie molto forti, molto "maniacali" che devono essere espresse in uno stile di vita molto dinamico e sperimentale. Il suo Urano all'ascendete in Scorpione si riferisce a correnti emotive sotterranee molto intense. Era un Capricorno, con un Saturno quadrato a Mercurio ed entrambi conferiscono una tendenza alla malinconia . Nel suo caso la personalità era altamente contraddittoria tra gli eccessi incontrollati di Marte (cistifellea ndt) e Urano  ed altre energie melancoliche. In aggiunta la sua Luna (stati d'animno) era in Gemelli (bipolare) ed il suo sole in 3a casa aumentava ancor piu' le energie mentali.



BEETHOVEN un maiaco bipolare che soffriva di malinconia ed era un grande genio musicale. Aveva una opposizione tra SOLE-MERCURIO-MARTE, in 8a casa e nei gemelli. Come Newton aveva un Ascendente in Scorpione con il Sole alla cuspide della 3a casa: di nuovo un forte Gemelli e l'influenza della 3a casa. Il suo Urano era prossimo al Discendente e Saturno al Medio Cielo. La sua Luna in Sagittario quadrata a Nettuno: un altro possibile segno della sua creatività musicale ma anche di deliri psicotici.



VAN GOGH un pittore maniacale, fortemente bipolare, che soffriva di deliri, episodi di epilessia, abuso di droghe e automutilazione. Marte in Pesci (una forte energia emozionale) quadrato alla congiunzione Luna/Giove in Sagittario. Il Sole in Ariete . La sua Luna in Sagittario ben spiega la sua tendenza a viaggiare e vagare e a dipingere paesaggi. Questo in conflitto con il suo ascendente in Cancro. Il forte contrasto acqua-fuoco puo' spiegare il suo forte bipolarismo.  Van Gogh divenne artista solo nel 1880 e si suicidò 10 anni dopo. In quetso tempo ebbe transiti importanti: a 5º in Vergine (Urano: quando divenne artista), a 5º in Vergine (Saturno) e a 5º in Gemelli (Plutone/Nettuno quando si suicidò). In alcuni suoi momenti difficili Urano andò quadrato alla sua Luna ed opposto al Sole. Quando Urano comincio' a transitare nel suo IC inizio' a soffrire di delirio e ad avere esaurimenti nervosi.



LINCOLN E CHURCHILL
Entrambi soffrirono di forti depressioni . Lincoln aveva un ascendentre in Capricorno ed una Luna in Capricorno ...sufficiente per le tendenze alla malinconia. Aveva anche una congiunzione saturno/nettuno in quadratura a Mercurio E Marte quadrato alla sua luna. Fu assassinato quando Saturno (in transito) si congiunse al suo MC e al suo Marte di nascita. 

Churchill aveva una Luna in 12a casa, che puo' collegarsi ad emozioni inespresse. Vergine all'ascendente. Urano quadrato a Mercurio (tensione nervosa) e Plutone opposto a Mercurio (pensiero pesante) . Interessante che abbe Nettuno in transito sull'ascendente quando divenne presidente nella 2a Guerra Mondiale 



tradotto e tratto da: http://astrotransits.blogspot.it/2010/10/astrology-mental-disorders-and.html

domenica 4 maggio 2014

SEDNA: IL X° PIANETA OLTRE PLUTONE

l 14 novembre 2003 Mike Brown del Caltech di Pasadina capitanò la scoperta di un evento straordinario che fu reso ufficiale il 15 marzo 2004, quando gli astronomi del Caltech, del Gemini Observatory e dell'Università di Yale resero pubblica la scoperta del più lontano e freddo oggetto ruotante attorno al Sole: SEDNA (tecnicamente noto con la sigla: 2003 VB12), che Mike Brown definì: " uno degli oggetti più rossi del nostro sistema solare, rosso quasi quanto marte".

SEDNA ha una distanza dal Sole di 90 volte quella della Terra ed è addirittura 3 volte più lontano di Plutone, sino ad oggi il pianeta più lontano che conosciamo nel nostro sistema solare. Quand'anche si trovasse nel suo punto più vicino al Sole, SEDNA vi resta comunque distante circa 8 miliardi di miglia. 

La temperatura della sua superficie raramente va al di sopra di -240° C, dato che traccia un'orbita, che è inimmaginabilmente lenta e che ruota intorno al Sole in 10.500 anni. Dunque… l'ultima volta che SEDNA si trovava in quella parte del cielo individuata ora alla sua scoperta, l'umanità usciva dall'Era Glaciale…

Proprio questa caratteristica di temperatura così fredda, indusse il team che operò la scoperta a chiamare l'oggetto col nome di Sedna, la divinità femminile dell'oceano, venerata dagli
Inuit, tribù degli Indiani d'America.
" Il nostro oggetto appena scoperto è il più freddo, il luogo più distante che sia mai stato conosciuto nel sistema solare, perciò crediamo sia appropriato chiamarlo in onore a Sedna, la dea del mare, che si crede viva sul fondo del rigido Oceano Artico". Così disse Mike Brown e nell'autunno del 2004 questo nome ricevette una conferma ufficiale dall'International Astronomical Union.

Nel mondo scientifico il dibattito è acceso, se definire questo oggetto propriamente un "pianeta" o meno, data la discussione sui vari parametri definiti dalla scienza.

In ogni caso la maggior parte degli esperti concorda sul fatto che Sedna, anche se ancora non può essere definito un "pianeta", almeno può essere definito un planetoide, ovvero un oggetto simile ad un pianeta. SEDNA ha forma sferica, un'orbita distinta (anche se come detto molto, molto lenta) intorno al nostro Sole e ci sarebbero prove per supporre che esso abbia anche una propria luna. I suoi scopritori credono che possa essere costituito da roccia primordiale e ghiaccio.
Il punto di vista "astrologico"…
Innanzi tutto SEDNA è il primo nome di pianeta che deriva dalla cultura e tradizione nativa americana, piuttosto che da quella Greco-Romana come per tutti gli altri pianeti
dell'astrologia occidentale.

David Rabinowitz, membro del team degli scopritori, a proposito dell'intento dietro il nome scelto disse:
"La ragione per cui scegliemmo il nome di Sedna è perché la comunità astronomica si dichiarò d'accordo sul fatto che tutti gli oggetti nella parte esterna del sistema solare, dovessero essere chiamati come i personaggi dei miti della creazione (oppure come i personaggi dell'oltretomba se le loro orbite sono il doppio di quelle di Plutone nei confronti di Nettuno). Avremmo potuto scegliere dei greci o romani, ma sono stati tutti usati. Qui di abbiamo guardato alla mitologia Inuit, che è perfettamente a suo agio con il freddo, pertinente a questi pianeti distanti.
L'associazione di Sedna con i mari ghiacciati e le creature marine è anche appropriata per il sistema solare esterno (ovvero le orbite dei pianeti più esterni n.d.t.), dato che anche Urano e Nettuno sono associati con l'oceano".
(da Venture Inward, March/April 2005, articolo di Mitch Horowitz)

SEDNA, viene tradizionalmente descritta come una dea tragica e spaventosa, una giovane donna che ha sofferto un orribile tradimento da parte di coloro che ha intorno e che viene relegata alla immortalità sul fondo dell'oceano, dopo che il padre l'ha abbandonata dopo una tempesta mortale. Come se stesse indicandoci ciò che di "amaro" c'è nella vita…

Ma esistono almeno 2 versioni del mito: la prima riguarda una giovane donna che sposa un dio-cane dal quale ha molti figli umani, che diventano Inuit ed altri figli…che diventano l'uomo bianco. In questa versione troviamo la connessione con la creazione di cui parlava uno dei co-scopritori…

In una seconda versione, forse più nota ed accettata, troviamo una giovane vanitosa che è irretita a sposare un malevolo dio-uccello. Questa versione enfatizza quella corrente di venti che portano Sedna alla tragica immortalità…Secondo Mitch Horowitz, (da Venture Inward, March/April 2005) questa è la versione che merita un approfondimento simbolico in relazione alla scoperta planetaria!

Cosa dice il mito più noto di SEDNA:

In un villaggio Inuit di pescatori, insieme al padre vedovo, viveva Sedna, una giovane bella ma vanitosa e dai capelli fluenti. Non le piaceva nessuno di coloro che l'avevano chiesta in sposa, tant'è che il padre temeva che non si sarebbe mai sposata. Un giorno, nel villaggio arrivò un misterioso cacciatore, nascosto dietro un mantello che nascondeva le sue fattezze. Promise al padre di Sedna che l'avrebbe resa ricca con tutta la famiglia, in cambio del matrimonio. Nonostante la riluttanza di Sedna, il padre la gettò nelle braccia di questo cacciatore.

Il cacciatore quindi la portò su una strana isola lontana dove, gettato il mantello, rivelò le sue forme: non era affatto un cacciatore, ma un "uomo-uccello" spaventoso che avrebbe fatto di lei una prigioniera più che una sposa. Isolata e lontana Sedna attendeva sull'isola mentre il "marito" andava a cacciare. Ma come grande uccello, questi catturava solo pesce e Sedna si esaurì, dovendo mangiare solo una simile dieta.

In questo stesso periodo il padre cominciò a sentirsi in colpa per ciò che aveva fatto e si mise in canoa per andare a trovare la figlia. Arrivò da lei quando l'uccello-uomo era via. Sedna cominciò a raccontare quanto fossero stati ingannati e quanto era triste a stare sola sull'isola senza poter mangiare nulla se non pesce. Il padre volle riportarsela a casa, quindi la portò sul suo kajak ed iniziò a remare allontanandosi prima che ritornasse l'uomo-uccello. Ma questi li vide dal cielo e piombò irato su di loro.

Il padre si mise a remare furiosamente ma siccome l'uomo uccello possedeva grandi poteri dell'aria, gli riuscì di far scatenare un terribile temporale e Sedna fu gettate nelle gelide acque. "Lasciala a me"- gli ordinò l'uomo-uccello- o morirai con lei".

Sedna nuotò con furia verso il kayak, ma il padre terrorizzato che la sua piccola barca potesse capottare, percosse Sedna con il remo, fino al punto da farle saltare via le unghie dalle mani e la battè così forte da farle saltare anche le dita, che caddero nell'oceano e magicamente furono trasformate: i pollici divennero balene, le altre dita delle foche ed altri mammiferi marini. Così il mare fu popolato di vita che crebbe dalle sue dita mutilate.

Sedna divenne la madre e la maestra delle creature marine, sul fondo dell'oceano. I suoi lunghi e meravigliosi capelli si riempirono di piante e vegetazione marina e non avendo dita non poté pettinarli. Di tanto in tanto Sedna piangeva addolorata per il suo isolamento, per il tradimento del padre e per i suoi capelli, un tempo così belli. Quando sprofondava nel più profondo dolore, Sedna tratteneva i mammiferi marini impedendo così ai cacciatori di fare bottino e rimandandoli a casa senza cibo per le loro famiglie, che cominciarono così a soffrire la fame.

In alcuni casi gli sciamani dovevano entrare negli stati eterici, dove potevano fare visita a Sedna sul fondo dell'oceano e confortarla, pettinandole i capelli. Quando questo accadeva, Sedna acconsentiva che gli Inuit prendessero degli animali dalle profondità: i bambini del suo tradimento.
La legge di corrispondenza
Quando nel 1781 fu scoperto URANO  (
pianeta della innovazione e rivoluzione), l'umanità in occidente si trovava nel mezzo della rivoluzione francese.

Quando nel 1930 fu scoperto Plutone
(spesso connesso con il mondo ultraterreno e le passioni nascoste), in Europa assistiamo al sorgere del fascismo e nazismo.

Adesso che hanno scoperto
Sedna…quali saranno le corrispondenze nella storia?
Ricordiamoci che una delle caratteristiche di questo pianeta è la sua estrema lentezza di rotazione, che fa sì che ognuno di noi vivente in questi tempi, può avere questo pianeta o in Ariete o nel Toro.
All'inizio del '900 Sedna era a 7° in
Ariete ed entrò nel Toro nel 1966. Entrerà in Gemelli nel 2023. .
Che cosa ci porterà dunque la scoperta di questo pianeta?
Dalla mitologia abbiamo visto che Sedna si collega al tradimento e alla rabbia. Molte tradizioni associano le profondità dell'oceano con l'inconscio personale o la mente subconscia.

Si potrebbe perciò dire che il posto che occupa Sedna nell'oroscopo personale, indica dove si trova un dolore inconscio la cui fonte è così oscura e lontana, tanto che la sua origine può sembrare misteriosa e la sua esistenza può passare inosservata.

Possiamo vedere Sedna come un aspetto doloroso e vittimizzato della fertilità e della qualità "terrigna" del Toro. E se ci raccontasse del bisogno di guarigione del femminile?
E anche della ferita nel sostituire alla fertilità femminile la vita prodotta in laboratorio?
Ma anche della distruzione e della negazione che certe culture stanno perpetrando sulla donna?

Infine la Sedna mitologica è una sentinella delle profondità dell'oceano: come non scorgere delle correlazioni con la crisi ecologica dei nostri tempi che colpisce anche la vita marina?

venerdì 2 maggio 2014

IL PUNTO DELL'ETA: IL CAMMINO DELL'ETA' NELL'OROSCOPO HUBER




Una delle caratteristiche peculiari del metodo Huber, è la PROGRESSIONE DELL'ETA': le 12 case astrologiche, descrivono  un cammino da 0 a 72 anni (dall'ascendente alla fine della 12a casa). Questo non significa che la vita sia predestinata ad essere lunga "solo" 72 anni, ma che oltre quella età…si ricomincia da zero: non diciamo infatti che invecchiando…si ritorna bambini?

In questo orologio astrologico, le case astrologiche rappresentano 6 anni della vita personale. Partendo dall'ascendente (AC nella carta astrale Huber) immaginiamo un ipotetico punto dell'età che cammina nello zodiaco e che ci accompagna nella vita biograficamente ...

Facciamo un esempio. Hai 36 anni? Immagina di usare questo punto immaginario AP (age point: punto età) che parte dall’ascendete: ti troverai alla cuspide (inizio) della 7° casa (vedi l’immagine ad inizio articolo), ovvero il discendete (DC nella carta astrale Huber).

Per conoscere quale segno zodiacale occupa nel tuo oroscopo personale quella casa è ovvio che devi avere la tua personale carta del cielo, ma se non l’avessi puoi sempre far tesoro di alcune indicazioni generali su questa fase della età della 7° casa (vedi nel seguito), valide per tutti e indipendenti dal segno zodiacale (che sarà eventualmente un dettaglio successivo personalizzato)



Nel seguito, quindi i parametri generali, relativi alle case astrologiche e alla fascia di età che esse rappresentano.

Se hai più di 36 anni e sei quindi interessato ad una fascia di età dalla 7a casa in poi, "ricordati" anche la fase della vita "opposta" (la casa opposta corrispondente) a quella che stai vivendo ora e quindi a quegli anni dell'infanzia o gioventù che la rappresentano. Per esempio dai 36 ai 42 anni, la fascia di età opposta è quella della 1a casa: da o a 7 anni.

Questo "ricordare", ricollegarsi alla fascia di età corrispondente alla casa opposta a quella in cui si è ora, può far emergere tematiche non risolte e/o fornire chiavi di lettura ad attuali stati d'animo.


Si noti nel seguito l'uso di colori dIversi per le varie fasi di età della vita citate : nonsi tratta di una nota creativa, ma di un riferimento ai 4 elementi astrologci che corrispondono alle varie case: FUOCO, TERRA, ARIA, ACQUA
 
Le tematiche delle 12 case astrologiche e 12 fasi della vita:

1° casa, da 0 a 6 anni: NASCITA
Questa, che corrisponde al segno dell'Ariete, è l'età della prima espressione, della manifestazione personale ed egocentrica: il bambino si sente al centro del mondo. La vita gli sta chiedendo di diventare una entità fisica e psichica definita, per questo è alto il livello di concentrazione su se stesso. "Eccomi, sono qua!", è la tipica espressione del bambino. Di solito, fino al 4° anno di vita non percepiamo completamente il mondo esterno, dato che tutte le energie sono dirette allo sviluppo dell'io.


2° casa, da 6 a 12 anni: OSTINAZIONE
Ora scopriamo il nostro spazio vitale: abbiamo bisogno di un nostro territorio, per questo prendiamo possesso di spazi, affetti e a volte persone. Qui il bambino impara che esiste un mondo circostante, con il quale deve entrare in relazione. Per questo, si confronta con gli altri, vuole essere il migliore, avere più degli altri, sperimenta stratagemmi per imporsi o raggiungere i suoi obbiettivi. Scopre i limiti posti dalla società e si confronta così con le regole.


3° casa, da 12 a 18 anni: PUBERTA'
Il mondo circostante stimola il nostro interesse: cresce la nostra capacità di apprendere, vogliamo accumulare il massimo possibile di conoscenze sul mondo e questo ci mette sempre più a confronto con l'ambiente circostante. E' l'epoca degli innamoramenti (ideali amorosi) dei castelli in aria… Difficile sopportare la critica o i rimproveri in questa fase e i conflitti scolastici sono frequenti… si vorrebbe sapere di più e tutto. La pubertà cambia il nostro corpo infantile in quello adulto, la sessualità diventa una esperienza fisica e cominciamo a costruire legami emozionali.


4° casa, da 18 a 24 anni: IDEALISMO
E' questo il tempo di conflitti con l'ambiente, con la famiglia e la collettività. Sentiamo il bisogno di tagliare le radici famigliari. La vita ci chiede di diventare esseri liberi e di costruire in autonomia la nostra identità in una famiglia, che non sia quella di origine, in un gruppo , in un ambiente. Sentiamo importanti gli ideali che vanno oltre il proprio io personale. Proviamo simpatia verso coloro che hanno i nostri stessi ideali: speriamo di ricreare con loro una nuova atmosfera di intimità.


5° casa, da 24 a 30 anni: AUTOAFFERMAZIONE
La vita ci chiama all'espansione in modo avventuroso, ci chiede di metterci alla prova, di sperimentare, di mostrarci. Di nuovo (come nella fase da 0 a 6 anni) c'è una grande enfasi sull'io, sulla manifestazione di sé. Cresce dentro l'impulso a controllare o a dirigere altre persone e questo vale anche per la vita professionale. Tendiamo a mitizzare gli eroi e a creare modelli di comportamento che li rappresentino. La sessualità e l'erotismo si rafforzano in intensità ed interesse.


6° casa, da 30 a 36 anni: PROFESSIONE
L'esistenza materiale e l'espansione economica ci chiamano e con loro spesso arrivano le crisi esistenziali. Può accadere che ci si senta inefficienti professionalmente e non abbastanza affermati: "Sto facendo la giusta cosa per guadagnarmi da vivere?"- è la domanda che si affaccia spesso alla nostra mente in questa fase della vita. Sentiamo il bisogno di chiederci con attenzione se svolgiamo una professione con piena convinzione, se essa è in armonia con le nostre capacità e caratteristiche. Ma non è cosa facile: difficoltà, errori, depressioni, possono assalirci fintanto che non troviamo il nostro "posto" nella vita, che da un lato deve corrispondere ad una esigenza concreta della società in cui viviamo e dall'altro esprimere la nostra unicità.


7° casa, da 36 a 42 anni: RELAZIONE
Ora è forte il bisogno di obiettività e di costruzione di un rapporto solido con il partner oppure di chiarirlo "definitivamente", non di rado sono anni in cui avvengono separazioni e divorzi. . I legami- soprattutto quelli legali - (relazioni o rapporti d'affari) occupano buona parte dei nostri pensieri: vorremmo che fossero equi, vantaggiosi, a lungo termine e duraturi. Non solo non dovremmo ripetere ora gli stessi errori di ieri, ma ci rendiamo conto che possiamo utilizzare ciò che abbiamo imparato in precedenza. Ci troviamo immersi in un processo di comunicazione cosciente con il mondo circostante: vogliamo sapere con chi abbiamo a che fare. Siamo meno istintivi e impulsivi nei rapporti, al contrario usiamo più considerazione, valutazione, selezione. Spesso è anche un periodo di "disillusione". Inoltre come in un eco, "torna indietro" ciò che in precedenza abbiamo causato. Chiarezza e verità sono i compiti di ora.


8° casa, da 42 a 48 anni: TRASFORMAZIONE
La società ci chiama a confronto. La vita ci chiede di andare oltre la superficie e di capire lo scopo profondo dell'ambiente in cui viviamo, della comunità e se necessario di lavorare per questa realizzazione. Se ci fermiamo alla forma esteriore, all'apparenza, allo status sociale, non troveremo né l'energia, né il tempo per concentrarci sui valori interiori. Questo è il tempo di trasformazione, di morte e rinascita. Molti degli ideali che ci hanno animato nella nostra gioventù, ora si confrontano con la realtà nel modo più crudo, portando spesso a galla crisi di notevole entità. Se ancora ci portiamo dentro vecchi stereotipi, questi devono essere rinnovati, rigenerati oppure appassiranno e dovranno scomparire. Ecco la crisi della mezza età che avanza: la vita ci chiede di cambiare radicalmente le abitudini di pensiero. Fino ad ora avevamo una spiegazione della vita solo in chiave personale, ora è tempo di una filosofia globale che consideri tutti.


9° casa, da 48 a 54 anni: NASCITA SPIRITUALE
Lo spirito ci chiama a raccolta, l'esistenza deve essere rivista. Le grandi domande ("che senso ha la vita"?) devono essere approfondite ed esaminate. Se ci rifiutiamo di farlo arriva la frustrazione e la ben nota crisi per la mancanza di significati. Sta diventando troppo tardi per raggiungere degli obiettivi che siano solo personali: se insistiamo in questo comportamento, rischiamo di isolarti nell'ambiente. Se ancora siamo attaccati agli impulsi egoistici e caparbi che chiedono gratificazione personale, corriamo il rischio di comportarci in modo infantile. La vita ora chiede partecipazione al gruppo, alla comunità, alla società e dovremmo farlo mostrando originalità di pensiero e di filosofia, che deve tener conto di valori che vanno oltre i nostri egoismi.


10° casa, da 54 a 60 anni: AUTORITA'
Autorità o autoritarismo? Ecco la prova del fuoco: fino ad ora abbiamo accumulato conoscenze, capacità e veri valori spirituali, oppure esercitato potere con arroganza, violenza, coercizione? Nel primo caso è giunta l'ora di esprimere vera autorità, quella che poggia sulla competenza e sul distacco dall'obiettivo da raggiungere. Il tempo è perciò maturo per raccogliere riconoscimento pubblico, maggiori responsabilità e anche funzioni di guida nella comunità a cui apparteniamo, sia essa una famiglia, un gruppo, una città, un'azienda. Ma se fino ad ora abbiamo rincorso solo potere personale e sviluppato predominio e coercizione, cadremo vittima dell'autoritarismo, la conseguenza più triste e deleteria del cattivo uso del potere nella vita.


11° casa, dai 60 ai 66 anni: EVOLUZIONE SPIRITUALE
E' tempo di donare al mondo piuttosto che aspettarsi qualcosa dal mondo. Il punto più alto della visibilità esteriore è dietro di noi, nel ciclo precedente: ora è saggio ritirarci dalla febbrile attività pubblica. Sentiamo i ricordi delle molte e ricche esperienze degli anni precedenti: ci può venire voglia di scrivere una autobiografia. La vita ci chiede ora di trasferire la nostra comprensione del mondo a coloro che sono più giovani e che possono farne tesoro. Le amicizie diventano più selettive , il numero dei contatti diminuisce, ma chi resta è veramente un amico. E' tempo di calma ed obiettività per considerare i problemi dell'umanità al di fuori degli interessi personali. I grandi ideali dovrebbero diventare più chiari davanti a noi stessi e spesso coloro che sono tra i 24 e 30 anni, sono affascinati ed interessati alle grandi mete che sappiamo far loro intravedere.


12° casa, dai 66 ai 72 anni: SAGGEZZA
L' interiorità ci chiama: il mondo ci lascia soli e dovremmo abituarci a conoscere il nucleo più profondo della nostra umanità. Non dobbiamo fraintendere questo messaggio della vita e quindi non dobbiamo non vivere chiusi nel dolore. La solitudine che ora sovente ci accompagna, non è colpa o cattiva volontà del mondo più giovane che ti circonda, ma un naturale decorso della vita che ci chiede pieno distacco dagli impulsi dell'esterno, per prepararci ad un nuovo inizio…


Dopo i 72 anni…
Ricomincia il ciclo, che può portarci ad una esplosione vitale. Possiamo sentirci meglio, anche fisicamente, che nel periodo precedente. Ora possiamo ri-sperimentare situazioni e sensazioni famigliari, ma a differenza di prima, abbiamo dentro una maggiore esperienza di vita. Ora ci è davvero possibile capire le radici profonde dell'esistenza: la vita così ci può apparire come un fenomeno molto più grande del nostro piccolo mondo personale. Solo così "l'ultimo respiro" non ci farà piu’ paura…


Da "Altersprogression", di Bruno Huber
traduzione e sintesi di Cristina Bassi, dipl. Astrologisch-Psychologisches Institut Adliswil/CH


CORSO ONLINE DI INTRODUZIONE AL METODO HUBER

giovedì 1 maggio 2014

DAVID ICKE SU ASTROLOGIA, PAURA E MANIPOLAZIONE DELLA REALTA'



la mia sintesi e traduzone del video:  
D. ICKE: LA PAURA, QUELLO  STATO MANIPOLATO CHE CREA LA REALTA’
 


La paura è una lenta e lunga lunghezza d’onda, che quando passa attraverso il dna, impedisce che si attivino le varie antenne che ci collegano con il mondo “piu’ grande” , con la mente cosmica 


La paura viene imposta da migliaia di anni, da quando  inizio’ il controllo sulla umanità e la capacità di manipolarla e provocarla giunge da un livello di conoscenza che comprende come funzionano queste cose. Un livello che sa che possiamo essere manipolati in uno stato di “paura”, se ci scolleghiamo dalla mente infinta.


Quando il vortice del cuore si riapre, cominciamo a ricollegarci  con tutto l’esistente e con ciò che siamo veramente. Subiamo pressioni per essere tenuti  nella paura e nel conflitto (che è sempre paura) ma, invece,  potremmo crearci la nostra realtà, muovendo dallo stato dell’essere e l’immaginazione di noi stessi.


Miliardi di persone sul pianeta sono manipolate in un processo di indottrinamento che  fa credere loro di essere impotenti e succubi della realtà esterna: si crea cosi un tempo di vita fatto di una esistenza impotente ed ordinaria.


L’astrologia in questo puo’ chiarirci delle cose, ma è stata da tempo demonizzata, soprattutto dalla religione. Non sto parlando di quella dei rotocalchi, ma di quella seria. I pianeti nel loro movimento cambiano  e influenzano il campo di energia della Terra e noi viviamo in quel campo di energia, quindi anche noi ne veniamo influenzati.


Quando nasciamo, ad una certa ora ed in un certo luogo, assumiamo  il campo di energia di quel luogo e di quel momento e mentre procediamo nelle nostre vite, quel campo di energia interferisce nelle nostre vite in modo diverso rispetto a qualcun altro, magari nato 10 minuti prima e o in altro luogo.


Ma se l’astrologia fosse tutta una fesseria o se fosse “il diavolo”, come dice la religione cattolica (contrapponendolo alla scienza, o l’uno o l’altro…), perché in tutto il mondo ci sono astrologi al servizio anche di aziende o entità politiche per pianificare il momento migliore per lanciare un prodotto sul mercato o fare un meeting importante?


L’astrologia è realtà, poiché è manipolazioni di energia. Il Cristianesimo e altre religioni sono stati soliti distruggere la credibilità dell’ astrologia, cosa che ha creato molta ironia sulla faccenda.

Siamo esseri che sono entrati in questa incarnazione fisica e stiamo cercando di equilibrare le varie pressioni ed energie per manifestare un tutto in equilibrio.


Questo denso mondo fisico è pieno di incredibili sfide e difficoltà e dobbiamo essere gentili con noi stessi perché molto spesso le sfide e le difficoltà sono veramente estreme, soprattutto ora che si stanno verificando i cambiamenti.


Dobbiamo essere gentili con noi stessi: qui non è un luogo facile in cui vivere ed evolvere a causa delle pressioni  che siamo chiamati ad equilibrare.


La spirale evolutiva tuttavia è cosi semplice … qualcuno un di mi disse che la evoluzione è girare intorno ad una montagna: continuiamo ad avere  vedere la stessa vista, ma la vediamo da un angolo completamente diverso. Camminando nella spirale evolutiva arriviamo quindi a dire “perché ho creato tutto questo?”, anzichè incolpare la fuori qualcuno o qualcosa. Va bene…continua…stessa esperienza, diversa percezione, maggiore evoluzione…